Assistenza domiciliare - cure palliative
Assistenza domiciliare - cure palliative
Distretto 57
Distretto 57
L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) consiste in un insieme di trattamenti medici, infermieristici,
socio-sanitari e riabilitativi domiciliari integrati con i servizi sociali del Comune. Tali trattamenti sono prestati da personale qualificato per la cura e l'assistenza alle persone non autosufficienti e in condizione di fragilità, con patologie in atto o esiti delle stesse, per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita quotidiana.
Il servizio è rivolto a persone in situazioni di fragilità, senza limitazioni di età o di reddito, parzialmente o totalmente non autosufficienti o in una condizione di non deambulabilità e di non trasportabilità presso i presidi sanitari ambulatoriali.
L’Assistenza Domiciliare è attivata dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di libera scelta attraverso la compilazione e la presentazione di un’apposita domanda presso la Porta Unica di Accesso di riferimento (P.U.A.). L’U.O. riscontra la presenza dei requisiti per l’inserimento in Assistenza Domiciliare e, nei casi positivi, provvede alle richieste di visite specialistiche domiciliari per la valutazione clinica del caso. Successivamente la condizione del paziente viene valutata da una equipe multi professionale (MMG/PLS, Assistente sociale, medici del distretto etc) denominata Unità di Valutazion Integrata (U.V.I.). L’U.V.I. provvede alla stesuradi un piano di intervento individualizzato, che viene verificato e ridefinito attraverso riunioni periodiche della stessa.
Prestazioni:
Prestazioni domiciliari da parte di figure professionali sanitarie e sociali integrate fra loro –vale a dire intervento congiunto dei servizi sanitari e dei servizi sociali- (medico di medicina generale, medico specialista, infermiere, fisioterapista, assistente sociale, OSS ecc.), secondo un intervento personalizzato definito dall’Unità di Valutazione.
Finalità:
permettere al cittadino di rimanere nel proprio domicilio e nel proprio contesto familiare per ricevere le cure e l’assistenza necessarie, senza dover essere ricoverato in strutture ospedaliere o residenziali;
contenere il numero dei ricoveri impropri;
favorire il rientro al domicilio dei pazienti ricoverati in Ospedale che, al momento della dimissione, presentino necessità di assistenza (dimissioni protette).
L’Assistenza Domiciliare non assicura interventi che hanno carattere d’urgenza ai quali è dedicata la Continuità Assistenziale e il 118, non prende in carico pazienti che necessitano solo di consulenze specialistiche domiciliari che possono essere ottenute attraverso la prescrizioni del Medico di Base su ricettario del Servizio Sanitario Nazionale.
Per contatti e recapiti rivolgersi alle Porte Uniche di Accesso - PUA
Porta Unica di Accesso per i bisogni dei cittadini dai 65anni in poi garantisce le Cure Domiciliari nel rispetto delle linee guida regionali e della delibera aziendale n. 463 del 07/08/2015. Le cure domiciliari prevedono interventi medici, infermieristici, riabilitativi, socio-assistenziali e si vanno ad integrare con le prestazioni sociali e di supporto alla famiglia erogate dai comuni di residenza dei pazienti.
A chi sono rivolte e come si accede:
Il servizio è rivolto a persone ultrasessantacinquenni, parzialmente o totalmente non autosufficienti affetti da patologie trattabili a domicilio per i quali è possibile evitare l’ospedalizzazione o l’istituzionalizzazione, garantendo l’appropriatezza e l’efficacia delle cure, umanizzando quanto possibile l’assistenza fornita.
La richiesta di accesso può essere attivata dal MMG, dal singolo cittadino, da un familiare, da un tutore giuridico, dai Servizi Sanitari (UO ospedaliere, UO distrettuali etc.), dai Servizi Sociali.
La suddetta richiesta deve pervenire alla PUA (Porta Unica di Accesso) che dovrà decodificare il bisogno
- Ad un bisogno semplice corrisponde l’erogazione di prestazioni sanitarie e/o sociali che non richiedono una valutazione multidimensionale
- Ad un bisogno complesso corrisponde invece l’erogazione di prestazioni integrate sociali e sanitarie per le quali è necessaria la definizione di un processo personalizzato dell’utente, in sede di Valutazione Integrata (UVI) che prevede il coinvolgimento di molteplici professionalità e l’utilizzo di uno strumento specifico di valutazione (SVAMA).
L'Ufficio Socio-Sanitario è collegato funzionalmente al Coordinamento Socio-Sanitario Aziendale in stretto rapporto con il Direttore del Distretto, con i Servizi Distrettuali e con l'Ambito Sociale Territoriale. L'Ufficio supporta la Direzione Distrettuale nella programmazione e realizzazione dell'integrazione tra le attività di assistenza territoriale, con l'assistenza sociale e sovrintende ai processi delle attività di accoglienza e prima valutazione (PUA).
Procedure di competenza:
- Valutazione dei bisogni complessi a valenza sociosanitaria;
- Responsabile della convocazione della U.V.I. finalizzata alla presa in carico del cittadino in Cure Domiciliari (ADI), R.S.A. etc.;
- Redazione condivisa del P.A.I. e verifica della spesa;
- Verifica e valutazione delle prestazioni erogate in Cure Domiciliari dall'O.S.S. (quota compartecipata);
- Verifica e valutazione delle prestazioni erogate in R.S.A. allocati nel territorio di propria competenza;
- Verifica e valutazione delle prestazioni compartecipate con le Cooperative Sociali e l'Ambito Sociale.
Le Cure Domiciliari comprendono:
- Cure domiciliari di tipo prestazionale: prestazioni mediche, infermieristiche e/o riabilitative. Non richiedono una valutazione multidimensionale né l’individuazione di un piano di cura multidisciplinare.
- Cure domiciliari integrate di primo e secondo livello (ADI I° e II° livello): prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative, specialistiche e socio assistenziali. Tali prestazioni sono integrate tra loro in un progetto personalizzato frutto di un processo di valutazione multidimensionale.
- Cure domiciliari integrate di terzo livello (ADI III° liv.) e Cure domiciliari palliative per malati terminali: erogano prestazioni coordinate tra di loro in un programma personalizzato di assistenza all’utente e in questo caso vi deve essere un raccordo tra ospedale e distretto per la stesura di specifici protocolli che adeguino le procedure.
La richiesta viene attivata dal MMG e deve pervenire alla PUA (Porta Unica di Accesso),
modalità organizzativa volta a facilitare l’accesso unificato alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie in collaborazione con l’Ufficio Sociosanitario.