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PUA

Briciole di pane

PUA

PUA significa Porta Unica di Accesso.
Secondo la definizione della Legge Regionale 11/2007, che la istituisce, la PUA è “l’anello operativo strategico per il recepimento unitario della domanda di servizi sociali, sanitari e socio-sanitari”. E’ il luogo privilegiato di “ingresso” del cittadino nella rete dei servizi sociali, sanitari e sociosanitari, dove è possibile trovare risposte alle domande delle persone e delle famiglie che vivono un disagio derivante da problemi di salute e difficoltà sociali.

PERCHE’ LA PUA?

La PUA serve a facilitare la richiesta dei cittadini di prestazioni sociali e sanitarie. E’ stata pensata per semplificare le modalità di richiesta dei cittadini per poter ricevere risposte e assistenza, per limitare il rischio di lungaggini burocratiche, per migliorare l’assistenza alla persona e al suo nucleo familiare. Più in generale, serve a garantire un miglior funzionamento dell’intero sistema dei servizi sociali e sanitari.

COSA FA LA PUA?

Le attività svolte dalla PUA si possono riassumere così:

  • Accoglienza, informazione e orientamento (ascolto attivo delle richieste, analisi del bisogno del cittadino; informazioni relative a opportunità, risorse, prestazioni, agevolazioni, servizi disponibili).
  • Accompagnamento (indirizzare l’utente verso le strutture erogatrici dei servizi, ad es. prendere appuntamenti per attivare servizi di valutazione specialistica, di équipe multiprofessionale, ecc..).
  • Risoluzione dei problemi semplici (fornire risposte immediate, facilitare l’accesso alle prestazioni sanitarie e sociali).
  • Attivazione di valutazioni multidimensionali (per i problemi di natura complessa, la PUA può convocare l’Unità di Valutazione Integrata (UVI), un organo collegiale che può decidere di finanziare e attuare un progetto di cura individualizzato, cioè centrato sui bisogni specifici della persona).
  • Funzioni di tipo gestionale, non direttamente accessibili all’utenza (coordinamento istituzionale, monitoraggio, valutazione, ecc.).
CHI PUO’ ACCEDERE ALLA PUA?

Alla PUA possono accedere tutti i cittadini, in particolare i soggetti cosiddetti fragili, cioè i cittadini in condizione di bisogno sociale, sanitario o socio-sanitario (i casi in cui gli aspetti sanitari non sono scindibili da quelli sociali: minori, famiglie in difficoltà, anziani, disabili, persone con problemi psicologici o psichiatrici, tossicodipendenti e alcoldipendenti, malati cronici, ecc.)

COME SI ACCEDE ALLA PUA?

La PUA è un servizio gratuito. Ad essa si ha accesso nei giorni e negli orari stabiliti anche senza appuntamento, in un luogo raggiungibile e capace di assicurare il rispetto della riservatezza e tale da garantire accoglienza, ascolto, informazione, orientamento e quant’altro. La PUA può ricevere le segnalazioni anche per telefono, fax, mail e software gestionali. Gli operatori della PUA compilano una scheda appositamente predisposta, idonea a registrare i bisogni del richiedente e tutte le informazioni che si ritengono utili.

DOVE SONO UBICATE LE PUA?

La PUA è organizzata e gestita congiuntamente dalla ASL e dagli Ambiti Territoriali Sociali.
L’Ambito è un territorio comprendente un gruppo di Comuni consorziati al fine di programmare ed erogare i servizi sociali e socio-sanitari.
Di norma, l’Ambito coincide con il Distretto Sanitario (o con un suo multiplo) e, in genere, il Comune Capofila dell’Ambito coincide con quello che ospita la sede del Distretto Sanitario.
La realizzazione della PUA comporta una profonda revisione nell’organizzazione dei servizi e nei loro rapporti.