Ha il compito di ascolto, accoglienza, informazione e codifica dei bisogni assistenziali dell'anziano fragile con orientamento e trasmissione delle richieste ai servizi competenti nella logica della presa in carico (PUA). Istruisce le pratiche per la commissione UVI per assistenza domiciliare, ricovero in RSA, ricovero in Hospice. Monitora e verifica la corretta adesione del servizio domiciliare al piano assistenziale determinato in sede UVI ed assicura in piattaforma informatica l’inserimento dei flussi prestazionali.  Si adopera in un costante confronto con gli HCP eroganti le prestazioni assistenziali, con i servizi sociali territoriali per cure integrate, con MMG, con UO sanitarie di Distretto e gli specialisti ambulatoriali di riferimento.
È in rapporto con strutture ospedaliere e case di cura per le dimissioni protette sia in RSA sia a domicilio. Svolge attività, attraverso la Porta Unica di Accesso (P.U.A.), per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e per i ricoveri in Centro Diurno e RSA/RSA-H a tutela dei soggetti non autosufficienti, parzialmente autosufficienti, a grave rischio ultra 65enni.

La Porta Unica di Accesso (PUA) è l’anello operativo strategico che raccoglie la domanda di accesso ai servizi socio-sanitari di natura domiciliare, residenziale e semi-residenziale. In particolare, la PUA accoglie le proposte d’accesso all’assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale formulate dal Medico di Medicina Generale, dall’Assistente Sociale del Comune e dalle Unità Operative Distrettuali o anche Ospedaliere. Si occupa inoltre di attivare l’Unità di Valutazione Integrata (UVI) per l’elaborazione del Progetto di Cura Individualizzato (PAI).