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Assistenza domiciliare - cure palliative

Briciole di pane

Davide Scarfiglieri

IPAS Assistenza Anziani Dott. Davide Scarfiglieri

Assistenza domiciliare-cure palliative distretto 49

Premessa:
Ai sensi dell'art. 5 del Nuovo Regolamento Aziendale delle Cure Domiciliari e della delibera n. 19 del 15/01/2015 (Linne Guida ai percorsi socio-sanitari) la U.O./P.U.A Assistenza Anziani è la struttura aziendale deputata alla presa in carico dei pazienti con età >64 anni , per tutti i livelli di complessità assistenziali ed alla erogazione delle prestazioni.

I livelli assistenziali delle cure domiciliari sono:
livello base (prestazioni occasionali o a ciclo programmato , Ex prestazionali)
cure domiciliari integrate di I e II livello ( ex ADI di I e II livello)
cure domiciliari integrate  di III livello e Cure Palliative per malati terminali (IV livello)
Oltre per le cure domiciliari, la P.U.A. Assistenza Anziani è riferimento per le richieste di ricovero in Strutture Sanitarie Assistite (RSA) , Hospice, Suap, Centri Diurni.

Apertura al pubblico ufficio pua assistenza anziani DS49
Orari : 
09:00 - 13:00 nei giorni Lunedì,  Mercoledì e Venerdì
Recapito Telefonico: 0818232971
Email: ds49.uoaa@aslnapoli3sud.it 

Procedure

Le cure domiciliari di I e II livello vengono attivate dalla P.U.A. , su richiesta del MMG.

La richiesta di assistenza , formulata dal MMG su appositi moduli (allegato A) ed inviata a mezzo mail alla P.U.A. insieme alla Scheda Valutativa multidimensionale adulti S.V.A.M.A. A, viene valutata dal responsabile PUA (valutazione di I livello) in collaborazione con il coordinatore infermieristico, contestualmente alla raccolta del consenso informato da parte di delegato dell'utente (generalmente un parente) , attraverso la firma della Scheda di Accesso alle cure domiciliari.
Il responsabile della PUA decide se la richiesta è di tipo sanitario semplice , di tipo sociale semplice o se è di tipo socio-sanitario , stabilendo il tipo di percorso successivo.
Se la valutazione di I livello orienta per un fabbisogno semplice solo sanitario , la PUA provvede alla presa in carico e alla erogazione dei servizi , senza richiedere la convocazione della commissione UVI se la valutazione primaria orienta per il solo fabbisogno sociale , la PUA invia la richiesta alla U.O.S.S.
Se ,in base alla valutazione iniziale di I livello, il responsabile della P.U.A. , attraverso  il confronto con il MMG e il Coordinatore infermieristico ,decide per il percorso socio-sanitario integrato,  elabora una proposta di piano assistenziale e chiede la consulenza di uno specialista distrettuale , in base alle patologie dell'utente, per la compilazione della scheda valutativa SVAMA B.
Contestualmente si procede all'inserimento  del paziente e del piano assistenziale sulla piattaforma SMART-LEA , nelle more del completamento dell'acquisizione degli strumenti per la convocazione della commissione UVI , fasi queste ultime ,che possono richiedere tempi di attesa che non consentono di attivare le cure con ragionevole tempestività.
Se, dalla valutazione di I livello , emergono delle esigenze assistenziali più complesse  e che consentono di inquadrare l'utente nell'ambite delle cure domiciliari di III livello, il responsabile della PUA, invia la richiesta di presa in carico al Responsabile delle Cure Domiciliari di III livello,corredata della SVAMA A del curante.
Recepita e valutata la richiesta , il responsabile del III livello di cure invia la sua proposta di piano assistenziale alla PUA. Ottenute le indicazioni , il rsponsabile PUA eroga le prestazioni, inserendo su SMART-LEA i dati del paziente e il piano assistenziale.
Anche in questo caso la PUA richiederà consulenza specialistica per la compilazione della SVAMA B per poi procedere alla richiesta di commissione alla UOSS.
Alle cure Domiciliari di III livello afferiscono anche quei pazienti , dimessi da U.O. ospedaliere afferenti alla Rete Oncologica Campana. Anche in questi casi, la PUA riceve la richiesta di servizi dalla ROC e, in coordinazione con la U.O. Cure Domiciliari di III livello , eroga le prestazioni sulla base delle indicazioni della proposta PAI del III livello e , ricevuti gli strumenti idonei (SVAMA A, SVAMA B, Scheda di accesso firmata) , procede alla richiesta di convocazione della commissione UVI.

CURE PALLIATIVE

Per gli utenti affetti da patologie oncologiche in fase terminale , alla raccolta della SVAMA A  e della firma della scheda di accesso da parte del delegato dell'utente, il responsabile delle PUA fa seguire l'invio di richiesta della presa in carico da parte dei medici palliativisti della U.O. cure palliative area nord. Questi, entro le 48-72 ore dall'invio della richiesta, effettuano la valutazione a domicilio del paziente ed inviano alla PUA relazione di presa in carico con proposta di piano assistenziale che, sempre nelle more della commissione UVI, verrà erogato ed inserito sulla piattaforma Smart-Lea. Come già descritto per gli altri livelli assistenziali, il responsabile della PUA ,chiede la consulenza specialistica con la compilazione della SVAMA B , acquisita la quale , procederà alla richiesta di commissione UVI.

ASSISTENZA TRASFUSIONALE

Quando il MMG invia richiesta di assistenza trasfusionale per un suo assistito, allo stato attuale ,si segue il protocollo concordato tra il responsabile delle cure domiciliari di III livello, i Coordinamento delle cure domiciliari e la Telemedicina.
Il medico curante invia la richiesta di assistenza trasfusionale , insieme alla SVAMA A , all'emocromo patologico e alla fotocopia della carta di identità e tessera sanitaria dell'assistito.
Il responsabile PUA raccoglie il consenso del delegato dell'utente con firma della scheda di accesso ed invia la richiesta di presa in carico per trasfusioni alle Cure Domiciliari di III livello e ,almeno un giorno prima del prelievo per l'emotrasfusione, invia richiesta di determinazione dell'emogruppo alla U.O. di Immunoematologia dell'Ospedale S. Maria della Pietà di Nola
inserisce in SMART-LEA l'utente e le prestazioni infermieristiche che , tramite l'algoritmo del sistema , verranno affidate ad uno degli HCP aderenti all'accordo quadro.

RICOVERO IN RSA

Alla PUA Assistenza Anziani pervengono le richiesta di ricovero presso strutture sanitarie assistite (RSA) convenzionate con il SSN .
Previa valutazione della segnalazione , il responsabile della PUA chiede la consulenza dello specialista Geriatra o Fisiatra distrettuale , a seconda delle patologie e delle esigenze assistenziali  del paziente, con la compilazione della SVAMA B  e valutazione dei requisiti per il ricovero.
Acquisiti gli strumenti clinici (SVAMA A e B) , invia la richiesta di commissione UVI alla U.O.S.S. che , a sua volta , chiede la valutazione sociale agli assistenti sociali dell'ambito territoriale di appartenenza dell'utente.
Convocata l'UVI, in tale sede viene stabilito il PAI  e il PEI e la struttura recettiva , in accordo con i familiari del paziente. Il verbale UVI, le SVAMA A,B,C verranno inviate alla UOSD AFD che gestisce le liste di attesa per i ricoveri in RSA.
Nel caso in cui la struttura scelta abbia disponibilità di posto , il responsabile della UOSD AFD procede all'autorizzazione del ricovero. In caso di mancanza di posto , l'utente verrà inserito nelle liste di attesa.

HOSPICE

Gli Hospice sono reparti destinati al ricovero di pazienti in fase avanzata o avanzatissima di malattia con presumibile aspettativa di vita inferiore ai 6 mesi e/o quando mancano le condizioni per l'assistenza a domicilio , trattandosi di livello assistenziale elevato e complesso , caratterizzato dalla coesistenza di numerosi e importanti necessità.
Le richieste di tali forme di ricovero possono pervenire dal MMG , dal Medico Palliativista che ne fa richiesta quando verifica l'impossibilità di garantire l'assistenza a domicilio e da reparti ospedalieri, nel qual caso il ricovero viene effettuato con la procedura della dimissione protetta.
Se la richiesta viene formulata dal Mmg, questi invia al responsabile della PUA l'allegato A della segnalazione del ricovero in  Hospice che , come da nota del Coordinamento delle cure Domiciliari, deve essere indirizzata ai medici palliativisti dell'area nord i quali con carattere d'urgenza , espletano la consulenza e inviano la loro consulenza con la compilazione delle schede dei requisiti per il ricovero. Il Responsabile della PUA , ricevuti tali strumenti chiede la convocazione della  commissione UVI, ove verrà concessa l'autorizzazione al ricovero. Qualora il palliativista ravveda i caratteri d'urgenza del ricovero, questo può essere effettuato , nelle more della commissione UVI, analogamente a quanto accade se il ricovero in hospice è da dimissione protetta da reparto Ospedaliero o se riguardi un utente già in cure Domiciliari di IV livello (cure palliative per pazienti terminali).

SUAP

L'acronimo SUAP sta per Speciale Unità di Accoglienza Permanente ed è una unità di cura residenziale ad alta intensità assistenziale sanitaria, destinata a pazienti con patologie non acute in fase di stabilità clinica o con rischio di instabilità, sintomi di difficile controllo, necessità di supporto delle funzioni vitali, con  elevati e complessi setting assistenziali non erogabili a domicilio.
Nella maggioranza dei casi, il ricovero in SUAP viene proposto da reparti ospedalieri ove il paziente è stato ricoverato , superando una fase acuta e critica della patologia, oppure da una struttura residenziale extraospedaliera. In questi casi il responsabile clinico che effettua la proposta di ricovero , invia alla PUA tale richiesta con la modalità della dimissione protetta:
convoca la famiglia per concordare la dimissione protetta con ricovero in SUAP
invia non meno di 10 giorni prima delle dimissioni, la richiesta di ammissione in suap
la parte 3 dell'allegato a della scheda di valutazione sanitaria clinico-funzionale per persone in stato vegetativo , stato di minima coscienza e con sindrome locked-inn da grave cerebro lesione acquisita.
Relazione sul caso clinico contenete la diagnosi , consenso dei familiari, indicazione dei trattamenti farmacologici ,ausili e protesi progetto riabilitativo individuale il direttore del distretto  di residenza del paziente o suo delegato ,  individua la struttura suap e ne richiede la disponibilità al direttore del distretto ove insiste la struttura il quale darà riscontro entro le 24 ore dalla richiesta.
Il responsabile PUA, ricevuta la comunicazione dal direttore sanitario o da suo delegato del ricovero in SUAP  e della disponibilità del posto letto chiede la convocazione della commissione UVI