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Briciole di pane

Giornata Mondiale della Sclerodermia

Non aspettare che lasci il segno: la diagnosi precoce può cambiare tutto
29/06/2025 sclerodermia

Il 29 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Sclerodermia, una patologia rara, autoimmune e progressiva, che coinvolge il sistema immunitario, la pelle, i vasi sanguigni e, nei casi più gravi, anche gli organi interni.
È una malattia invisibile agli occhi, ma non per chi la affronta ogni giorno: chi ne soffre convive con dolori, rigidità, affaticamento e difficoltà nelle attività quotidiane. Per questo, è fondamentale parlarne, sensibilizzare e informare, affinché nessuno si senta solo davanti alla diagnosi.

Cos’è la sclerodermia?
La sclerodermia (o sclerosi sistemica) è una malattia cronica caratterizzata dall’indurimento e ispessimento della pelle. Nei casi più complessi, può interessare anche organi vitali come i polmoni, il cuore, il tratto gastrointestinale e i reni.
È una patologia rara, prevalentemente femminile, che compare spesso tra i 30 e i 50 anni.

Sintomi da non ignorare
I segnali iniziali della sclerodermia possono essere subdoli, ma riconoscerli in tempo può fare la differenza. Tra i più comuni:

  • Fenomeno di Raynaud (dita che diventano bianche o blu al freddo o sotto stress)
  • Gonfiore o ispessimento delle dita
  • Dolori articolari
  • Fatica cronica
  • Disturbi digestivi

Se noti uno o più di questi sintomi, non sottovalutarli e parlane con il tuo medico.

L’impegno dell’ASL Napoli 3 Sud
In occasione della Giornata Mondiale della Sclerodermia, l’ASL Napoli 3 Sud rinnova il proprio impegno a sostegno dei pazienti e delle loro famiglie attraverso:

  • Campagne di sensibilizzazione
  • Percorsi diagnostici personalizzati
  • Collaborazione con centri specializzati
  • Supporto psicologico e accompagnamento clinico

Un ascolto attento e una diagnosi tempestiva sono fondamentali per migliorare la prognosi e la qualità della vita delle persone affette da sclerodermia.
L'importanza della diagnosi precoce
La sclerodermia è una malattia complessa, ma non deve essere una sentenza di isolamento o sofferenza non condivisa.
Grazie ai progressi della medicina, oggi è possibile monitorare la malattia, rallentarne l’evoluzione e alleviarne i sintomi attraverso terapie mirate e un approccio multidisciplinare.
Non ignorare i segnali del tuo corpo. Parlarne è il primo passo.